Il caso di Roma e del suo rapporto con il cinema. Incontro con il sindaco on.Veltroni e con la sua passione per il cinema, che non deve assumere un ruolo marginale nella società.
Roma, sinonimo di meraviglia,stupore e grandezza. Ma a cosa si deve il fascino che suscita questa città? Alla sua storia,alle sue tradizioni,alla sua cultura. La cultura espressa in tutte le sue forme, in ogni genere di arte ma soprattutto in quella cinematografica. Roma come città di cinema, come produttrice di cinema e come scenario cinematografico.
Le previsioni al momento dell’avvento del cinema avevano suscitato perplessità, poiché si credeva che questo avrebbe sostituito il teatro, e che a sua volta sarebbe passato in secondo piano con il diffondersi della televisione. Ma non è stato così, e da questo bisogna imparare a fare nostra la realtà che in ciò che concerne la cultura, niente annienta nulla, ma tutto si aggiunge a ciò che è già esistente. Ciò è confermato da dati che rivelano come la “domanda di cinema” sia aumentata negli ultimi anni, invece che diminuire a causa della nascita di altre migliaia di tecnologie sempre più avanzate. Facendo un confronto tra il 1995 in cui il numero degli schermi erano appena 68, ora il numero è pari a 285; prendendo come riferimento lo stesso arco di tempo, il numero delle presenze è aumentato di circa 3 milioni ; e gli incassi, da circa 42 milioni di euro che erano nel 1995, sono arrivati oggi a circa 70 milioni.
Ma a cosa è dovuto l’immortale legame che può tener unito una persona al cinema? Il filo conduttore è essenzialmente la sala cinematografica, luogo in cui ci si trova nel buio totale, dove l’unico fascio di luce arriva su un lenzuolo bianco e produce persone e oggetti immateriali, ma in grado di trascinare lo spettatore in un mondo tutto suo, riempiendolo di emozioni che possono essere il sorriso, il pianto, il brivido. La magia di una sala cinematografica è rappresentata anche dal tempo che cessa come improvvisamente di esistere,e che è scandito dai titoli di testa e da quelli di coda.
Questa è la passione per il cinema descritta dall’on. Walter Veltroni che, proprio in questo periodo caratterizzato da una situazione economica difficile, vuole fare in modo che il cinema non assuma un ruolo marginale rispetto a quelli che sono i bisogni primari della nostra società. Per porre rimedio a questo problema e permettere soprattutto ai giovani e agli anziani, che forse sono coloro che risentono maggiormente della questione del “caro vita”, ha messo in atto un’iniziativa che viene definita come “una campagna di promozione dell’amore per il cinema”, che porta il nome di CinCinCinema. Questa nuova promozione come risposta da parte delle istituzioni e degli esercenti alle esigenze del pubblico, ha permesso una riduzione del 50% sul costo del biglietto, che ha segnato un aumento delle presenze nelle sale cinematografiche del 73% circa.
Questo si è rivelato un grande passo avanti per una Roma che con Cinecittà, si pone dopo Hollywood, come una delle città più identificabili con il cinema e che proprio grazie a questo ha potuto scandire le trasformazioni e gli attimi più importanti della sua storia. La storia di una città raccontata con gli occhi dei grandi maestri del cinema che ne hanno fatto lo scenario per rappresentare le innumerevoli realtà che ciascuno di loro viveva in modo diverso, passando dalla “Roma bene” della dolce vita felliniana, alle miriadi di sfaccettature della gente comune che solo un’artista come Sordi ha saputo cogliere. Di questi e di altri miti della storia del cinema, Roma ne vuole fare tesoro, e per mantenerne sempre vivo il ricordo, sono in via di attuazione numerose iniziative come la prossima apertura della “Casa del Cinema” nel parco di Villa Borghese.