In questa notte, chiusa nel mio silenzio, penso. A tutte le cose che vorrei e che non posso.
Avrei acceso ogni stella del tuo cielo stasera, per regalarti l’emozione di ammirare l’immenso e di riuscire a sentire sulla pelle il calore di questa notte magica, anche se per il mondo è solo un gelido Febbraio.
Prendendoti per mano, ti avrei portato a sbirciare di nuovo quella lingua di sabbia, che il mare increspato d’inverno accarezzava dolcemente, alla luce tenue del mattino.
Nella nebbia avrei disegnato con le dita la porta di quel paradiso incantato, in cui nessun uomo è mai stato, ma in cui noi ci siamo incontrati per la prima volta.
Tra le pieghe del tuo maglione avrei disegnato il mio corpo, affinché fosse infinito l’abbraccio di questa notte con te.
Se avessi potuto realizzarlo, in queste mie ore vuote, con la penna avrei scritto il tuo sogno più bello per regarlo a te.