A più di mezzo secolo dalla sua comparsa, la televisione si trova ad essere la protagonista della vita quotidiana di miliardi di persone,ma cosa è cambiato dalla sua nascita a quello che è divenuta oggi? Trasformata, strumentalizzata, ha compiuto enormi cambiamenti che l’hanno portata ad essere da strumento di informazione e propaganda a un mezzo utilizzato per diffondere in modo capillare, al mondo intero, modelli di vita, ideologie, miti.
Ma cosa ha conservato della sua originaria essenza? Tutto, o forse niente. Fedele compagna di vita, inizialmente accessibile solo a pochi, è ormai alla portata di tutti. E’ un mezzo capace di creare un filo conduttore tra le menti degli uomini cui arrivano le notizie,la cultura,le idee. Nulla di più positivo, se si pensa alla televisione come mezzo di scambio culturale,ma cosa si cela dietro questa maschera di perfezione e di efficacia fuse tra loro? L’utilizzo della televisione come mezzo di diffusione di utopie, di stereotipi, di uno stato di benessere della nostra società, che forse ci appartiene solo in parte. Forse questo tendere a rappresentare uno “stile ideale” di vita, alimenta l’insoddisfazione di coloro che ne percepiscono i messaggi e che trovano incompatibili le loro esperienze con quelle che si vedono scorrere quotidianamente sullo schermo. Altri si rifugiano in questa realtà “proiettata” utilizzandola come mezzo di distrazione da quelli che sono i problemi e lo stress che affliggono l’uomo durante le sue giornate. Molti si immaginano di essere i protagonisti di quel film, o di quel reality show e si illudono che sia quello il giusto modo di vivere, quello il sogno da inseguire. Di qui nasce il desiderio di cambiare, di modificare se stessi.
Ultimamente fa molto discutere il modo in cui i programmi si pongono di fronte agli occhi degli spettatori e del loro lato educativo, che con il passare dei giorni, degli anni, sembra oscurarsi sempre più. La televisione, proprio perché il mezzo più ampio di diffusione, forse dovrebbe tendere di più alla formazione culturale degli individui, lasciando in secondo piano gli aspetti illusori di quella realtà che viene mandata in onda ogni giorno e che non rispecchia il mondo in cui viviamo.