Content Management. – Progettare, produrre e gestire i contenuti per il Web”, edito daApogeo, a cura di Alessandro Lucchini.
Un libro a più mani, cui hanno partecipato 46 autori tra docenti e studenti, nato durante il primo Master in Web Content Management realizzato dall’Ateneo Multimediale –www.ateneomultimediale.it – di Milano.
Il libro si propone di dare una sistemazione ideologica al mestiere del Content Manager e si apre con la definizione proposta da Franco Amicucci, nella prima ricerca sulle professioni del web in Italia – pubblicata su Panorama. “Web Content Manager: E’ il responsabile e l’ideatore dei contenuti editoriali del sito, ne definisce le strategie di impostazione e garantisce il loro continuo aggiornamento. Pianifica il contenuto dei servizi e la loro pubblicazione: le figure direttamente impegnate nella scrittura di testi per il Web si rapportano con questa figura.”
Il libro è rivolto “A te che hai scritto sul biglietto da visita ‘Content Manager’. A te che sul biglietto hai scritto un’altra cosa, ma che in realtà fai questo. A te che fai tutt’altro, ma sei attratto da questa nuova professione.” (Lucchini)
“Content Management” è il primo libro italiano dedicato alla gestione dei contenuti web. L’impaginazione ricorda molto quella di un sito: titoli, sommari, spaccature, box, e numerosi link. Questi ultimi, sono senza dubbio l’aspetto più curioso ed innovativo del libro, poiché fanno sì che la lettura non si esaurisca al termine delle 400 pagine, ma continui nel web, permettendo al lettore un migliore approfondimento dei temi che vengono trattati nel corso dei 35 capitoli.
Il libro è suddiviso in 14 sezioni, ciascuna delle quali affronta uno dei temi cui ruota attorno il Content Management:
• Scrittura. Le regole del web writing, non solo con i validi principi di Jakob Nielsen, ma con i cinque valori profetici di Calvino: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e molteplicità. I valori della letteratura di ogni tempo, che Calvino suggerisce, però, di portare nel nuovo millennio. Sono già state dimostrate le connessioni esistenti tra le Lezioni Americane e la scrittura del web. Quelle cinque parole esprimono, infatti, anche i valori chiave di internet.
• Giornalismo online. Il cambiamento del giornalismo sotto i colpi di internet. La vera rivoluzione? La Rete ha portato alla “morte della distanza”, ha annullato il tempo e lo spazio. Le notizie, oggi, sono in tempo reale e per tutti. I casi Apogeonline – webzine di cultura digitale – e tgcom.
• Strategia and concept. L’impostazione strategica che è alla base della pianificazione e della gestione di contenuti. L’importanza, per ogni sito internet, di analizzare le aspettative della clientela e le potenzialità di offerta, e di trovare le forme più appropriate di reperimento o sviluppo interno dei contenuti.
• Struttura. I modelli più potenti dei siti, e il valore della logica come pratica di progettazione: più i siti web fondano la propria struttura su logiche coerenti, più la loro efficacia in termini di business sarà garantita. Per gli utenti, poi, il vantaggio sarà la facilità di accesso alle informazioni.
• Usabilità. Alcune domande sul problema centrale del successo di un sito. Come nasce la struttura di un sito? Quali sono gli elementi strutturali? Struttura invisibile? Usabilità o accessibilità?
• Semiologia. Comunicare è un’attività piena di rischi. Il primo è quello di non essere compresi, addirittura di essere fraintesi dal nostro interlocutore. La “net semiology” aiuta a risolvere i problemi comunicativi in Internet.
• Gestione. Le scelte per organizzare il processo di gestione dei contenuti vanno indirizzate in base ad obiettivi e risorse. Analisi del percorso di progettazione, con uno sguardo alla logica dei contenuti e uno all’organizzazione del lavoro.
• Relazione e interazione. Sono i valori centrali del web. Gli strumenti che li sostengono (e-mail, forum, newsgroup, chat), i soggetti che li usano al meglio, il loro sbocco naturale: il CRM – Customer Relationship Management -.
• Tecnologie. Un sito che attira i visitatori e li convince a tornare è un sito che offre approfondimento e interattività, personalizzazione e strumenti di navigazione.
• Sicurezza. Le regole e la sicurezza informatica in azienda hanno bisogno di essere accettate, seguite e verificate. Il web content manager deve trasmettere le esigenze del reparto IT all’intera struttura aziendale organizzando le informazioni in maniera efficace.
• Knowledge management. Il passaggio dalla gestione della conoscenza alla condivisione della conoscenza, e alcune idee per lo strumento principe di questo processo: la intranet.
• E-learning. I contenuti dell’e-learning; la motivazione, la spettacolarizzazione e le strategie formative; la qualità della scrittura e degli elementi multimediali; gli standard internazionali; formazione, informazione e strategia didattica; il ruolo delle comunità di apprendimento online; i software per la gestione dei contenuti e-learning.
• Normativa. Una panoramica sulle iniziative legislative in ambito europeo e i debiti confronti con le esperienze americane: regolamentazione e autoregolamentazione, obblighi e responsabilità degli internet provider, firma digitale, misure minime di sicurezza informatica, commercio elettronico, tutela del software e delle banche dati, nuova legge sul diritto di autore
• Testimonianze. L’identikit del Web Content Manager : formazione, abitudini, passioni, fissazioni.
Nel libro sono presenti numerose interviste, tra cui quella a Leandro Agrò, Riccardo Bagnato,Caterina Della Torre, Lucia Predolin e Luisa Carrada. Un libro nato in un’aula di formazione, che si sviluppa nel web attraverso il sitowww.webcontentmanagement.it, che si propone anche come luogo di confronto con i lettori e i professionisti del settore, nonché come spazio per l’aggiornamento dei contenuti